Quando il NES salvò l'industria dei videogiochi

All’inizio degli anni ’80, l’industria dei videogiochi era sull’orlo del collasso. La crisi del 1983 aveva saturato il mercato di titoli mediocri, joystick economici e promesse non mantenute. Le famiglie avevano perso fiducia, le vendite crollavano, e molti credevano che i videogiochi fossero solo una moda passeggera. Le sale giochi restavano affollate, ma a casa, il mondo videoludico sembrava morire.

Fu allora che la Nintendo decise di rischiare tutto. Nel 1985, l’azienda giapponese lanciò negli Stati Uniti il Nintendo Entertainment System (NES), un dispositivo che sembrava rivelarsi una soluzione completa per riportare il pubblico a casa.

Il NES, nella sua forma elegante, dai colori accattivanti e il design del controller furono studiati per attirare famiglie intere. Nintendo impose anche un rigido controllo sulla qualità dei giochi, certificando solo titoli con lo storico “Seal of Quality”.

Ma il vero colpo di genio fu la scelta dei titoli di lancio. In cima a tutti c’era Super Mario Bros, un gioco rivoluzionario. Il mondo di Mario, più che un semplice labirinto o un tiro al bersaglio era un universo vivo, con livelli diversi, nemici con comportamenti complessi, power-up nascosti e una storia semplice ma efficace: salvare la Principessa Peach dal malvagio Bowser.

La risposta del pubblico fu immediata e travolgente. I giocatori si riversarono nei negozi, le famiglie compravano più di una console per avere il divertimento a portata di mano, e i rivenditori iniziarono a faticare a rifornire gli scaffali. Il NES aveva rigenerato la fiducia, dimostrando che i videogiochi potevano essere un intrattenimento sicuro, di qualità e soprattutto divertente per tutte le età.

La console introdusse anche innovazioni tecniche fondamentali: lo scrolling laterale fluido, la grafica a colori vivaci e la possibilità di salvare progressi tramite password o cartucce con batteria interna. Erano dettagli che cambiavano radicalmente l’esperienza di gioco, rendendola più immersiva e duratura.

In pochi anni, il NES salvò l’industria e la trasformò. Le altre aziende impararono a selezionare i propri titoli, a curare la qualità e a progettare giochi pensati per creare emozioni e storie coinvolgenti. Nintendo aveva dimostrato che un videogioco poteva essere un’opera di creatività, tecnica e intrattenimento, tutto allo stesso tempo.

Oggi ricordiamo il NES come la console che riportò il sorriso nelle case e ridiede fiducia a un’intera industria.