Perché le streghe veneravano e temevano la luna?

L’immagine della strega che compie riti sotto la luce lunare o comunque in collegamento con la Luna è profondamente radicata nell’immaginario collettivo. Ma perché la Luna ha avuto (e ha) un ruolo così centrale nella magia, nella superstizione e nelle pratiche rituali? La risposta potrebbe troovarsi nella convergenza di osservazione naturale, simbolismo religioso e magari nelle pratiche sociali tramandate per millenni.

Fonti storiche e studi antropologici mostrano che la venerazione della Luna è universale e plurale assumendo importanza e circondandosi di teorie, leggende o credenze che hanno a che fare con divinità, misura del tempo, guida per l’agricoltura e simbolo del ciclo femminile.

La Luna potrebbe infatti definirsi un evidente “orologio” naturale. Le sue fasi (nuova, crescente, piena, calante) sono facili da osservare e hanno rappresentato per molte società il modo principale per contare il tempo: mesi, tempi di semina e raccolto, periodi rituali. Per popoli agricoli e pastorali, sincronizzare certi riti con la Luna significava massimizzare successo agricolo o riproduttivo; per le pratiche magiche, le fasi lunari offrivano una struttura simbolica: crescita, pienezza e declino corrispondevano a intenzioni rituali diverse.

Dal punto di vista della pratica magico-folclorica, la Luna viene associata all’apice energetico, momento per rituali di manifestazione o divinazione. Questi abbinamenti sono documentati dagli studi su rituali greci, romani e popolari europei, e permeano anche molte pratiche neopagane moderne vedendo la figura della strega legata a culti lunari o a dee antiche a volte in maniera accurata, altre volte come distorsione inquisitoria.

La venerazione della Luna da parte delle streghe quindi, giungendo a conclusione, storiche o immaginate è radicata in motivi pratici (calendario, agricoltura), simbolici (cicli vitali, femminilità) e mitici (dee lunari). Un simbolo di nuovo inizio (luna crescente), energia, manifestazione o comunque una garanzia di successo (luna piena) o un periodo di purificazione e distacco (luna calante), da sfruttare e nel quale credere per meditare e concentrare le energie.