Le avventure di Orin: il misterioso episodio perduto
Leggi la creepypasta sull'episodio perduto delle Avventure di Orin, una serie animata totalmente originale su un giovane avventuriero e su eventi strani o paranormali nei boschi.
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Mr. Red Drakar
7/5/20253 min read


Da bambino amavo guardare i cartoni animati. Passavo interi pomeriggi sdraiato sul tappeto, con una ciotola di cereali, a divorare qualsiasi serie passasse in TV. Crescendo, quella routine era diventata una specie di rifugio: il mio mondo sicuro fatto di sigle orecchiabili, protagonisti colorati e puntate che finivano sempre bene.
Poi, un giorno, trovai lei...quella videocassetta.
La trovai nella soffitta di mio zio, dentro una vecchia scatola di cartone con scritto “Registrazioni varie”. Avevo tredici anni. Ricordo la polvere che mi faceva prudere il naso mentre rovistavo tra videocassette senza custodia. Ne presi una a caso. Niente etichetta con nome, solo un po' di nastro adesivo avvolto e qualche segno con il pennarello.
Pensai fosse qualche pilot mai andato in onda, una specie di episodio speciale. Non mi aspettavo nulla di strano. Quella sera, dopo cena, mi chiusi in camera, spensi la luce e infilai la VHS nel videoregistratore.
All’inizio era tutto normale: una sigla breve, disegni semplici, musica un po’ ovattata. Il titolo? “Le Avventure di Orin”. Mai sentito prima. Lo stile era come tanti altri cartoni degli anni ‘80: colori piatti, personaggi con occhi enormi, fondali disegnati a mano.
Il protagonista, Orin, era un ragazzino con una sciarpa rossa e uno zaino. Correva su un sentiero di campagna, sorrideva, salutava animali e persone. Ma qualcosa stonava. Non c’era musica di sottofondo. Solo un vento metallico, come se un microfono mal tarato avesse registrato troppo rumore.
Dopo qualche minuto vidi subito lo scenario cambiare. Orin camminava in un bosco, sempre più fitto. I colori diventavano freddi, spenti, quasi seppia. Ad ogni passo, il suono del vento si faceva più forte. Poi, senza alcun senso, vidi Orin fermarsi davanti a un albero enorme. Si voltò verso lo spettatore, verso di me e sorrise. Ma quel sorriso non era infantile, sincero o rassicurante. I suoi occhi, due ovali neri, si allungavano leggermente. Era fermo, immobile, mentre fissava con un sorriso strano.
A un certo punto parlò. Ma la voce uscì distorta, come se fosse registrata su un nastro vecchio e rovinato. Diceva solo una frase, in un sussurro sgraziato: “Non dovevi venire qui...”
Provai a mandare avanti, ma il telecomando non rispondeva. Orin iniziò a camminare di nuovo. Stavolta dietro di lui, sul sentiero, comparivano figure in controluce: sembravano altri bambini, tutti immobili, con teste enormi e sorrisi identici. Nessuno si muoveva, nessuno faceva rumore. Solo quel vento.
Poi l’immagine tremò. Lo schermo diventò nero per un secondo, poi mostrò Orin seduto davanti a qualcosa di indefinito, una specie di portale? Uno squarcio nero nel bosco? Non so spiegarlo. Orin fissava il vuoto. Si sentiva un ticchettio lento, come un orologio rotto. Poi, di colpo, Orin si voltò nuovamente verso di me.Il sorrisoappariva in modo più innaturale: la bocca gli si allargava troppo, quasi fino alle orecchie.
Disse un’ultima frase, lenta, sillaba per sillaba: “Adesso lo sai...”
Lo schermo lampeggiò. Una frazione di secondo, abbastanza per farmi balzare in piedi, mostrava qualcosa dietro di lui: una sagoma, forse la mia stessa faccia riflessa, ma sfigurata.
Quando riuscii a spegnere il videoregistratore, il suono del vento mi rimase per diversi minuti nelle orecchie.
La mattina dopo provai a far vedere la VHS a un mio amico. Ma si rivelò un nastro vuoto, nessuna immagine, nessun filmato, solo un fruscio di sottofondo con uno schermo bianco. Cercai di indagare con l'aiuto di mio zio o qualche altro familiare, ma non riuscì a venire a capo di niente, non venni creduto.
Ancora oggi, a volte, sento quel ticchettio e quel fruscio quando sto per addormentarmi. E ogni tanto, nel buio, ho la sensazione di vedere Orin in un angolo della stanza, immobile, con quella sciarpa rossa. E il suo sorriso impossibile.
Quali altri misteri si nascondono dietro questo nastro? Esisteranno altri casi e leggende simili? Se vuoi saperlo o per approfondimenti e un continuo di questa storia, manda la richiesta compilando il modulo in fondo a questa pagina.
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