Jotunn: i giganti della mitologia norrena
Chi erano gli Jotunn? Scopri di più come curiosità, storie, teorie e informazioni varie sui giganti poco conosciuti della mitologia norrena in questo articolo!
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Mr. Red Drakar
12/23/20252 min read


Nella mitologia norrena gli Jotunn vengono spesso descritti come semplici giganti malvagi o mostri da sconfiggere, quando in realtà rappresenterebbero una delle forze più antiche, profonde e fondamentali dell’intero cosmo nordico.
All’alba dell’esistenza, prima di Asgard, Midgard o gli uomini, vi era solo il vuoto primordiale di Ginnungagap, sospeso tra il gelo di Niflheim e il fuoco di Muspellheim. Da questo incontro di estremi nacque Ymir, il primo essere vivente: un Jotunn primordiale.
Dal corpo di Ymir nacquero altri giganti, e dal suo sacrificio, compiuto dagli dèi Odino, Vili e Vé, prese forma il mondo: la terra dalle sue carni, il mare dal suo sangue, il cielo dal suo cranio rendendo gli Jotunn i progenitori dell’universo.
Esseri che incarnano il caos primordiale, le forze incontrollabili della natura, l’energia selvaggia che precede l’ordine. Dove gli Æsir simboleggiano legge, civiltà e struttura, gli Jotunn rappresentano tempeste, montagne, oceani, gelo e fuoco; molti di loro estremamente intelligenti, saggi, potenti maghi e conoscitori di segreti cosmici. La loro imprevedibilità li rendeva temibili.
Jotunheim, il regno degli Jotunn, non era altro che una terra ostile e indomabile fatta di montagne infinite, foreste oscure, abissi ghiacciati e tempeste perenni dove le leggi di Asgard non avevano valore. Il confine tra il mondo ordinato e il caos primordiale.


Contrariamente all’idea comune o alle teorie più diffuse, gli Jotunn non formavano un gruppo omogeneo. Esistevano diverse categorie, spesso legate agli elementi naturali: giganti di ghiaccio (Hrímþursar) legati al freddo e all'immobilità, giganti di fuoco di Muspellheim, guidati da Surtr e portatori di distruzione e rinascita, Jotunn delle montagne, del mare, della notte o della magia. Essi rappresentavano quindi forze naturali specifiche impossibili da controllare completamente.
Tra gli dèi, Thor fu il principale difensore di Asgard contro gli Jotunn. Armato di Mjölnir, il suo martello sacro, Thor affrontò innumerevoli giganti in battaglie epiche, conflitti cosmici tra ordine e caos.
In diversi miti venne ingannato, sconfitto o messo alla prova da Jotunn astuti e potenti, dimostrando che la superiorità divina non era assoluta.
Per i popoli nordici, gli Jotunn rappresentavano ciò che l’uomo non poteva dominare: valanghe, tempeste, mare aperto, gelo mortale. La personificazione della natura primitiva.
Una delle storie o leggende più di spicco e affascinanti ruota attorno a Skadi, una gigantessa delle montagne e dell’inverno. Dopo la morte del padre, cercò vendetta contro gli dèi, ma invece di distruggerla, gli Æsir la accolsero tra loro. Skadi divenne dea dell’inverno, della caccia e delle terre selvagge, simbolo del sottile confine tra caos e ordine.


Secondo le profezie, durante il Ragnarök gli Jotunn torneranno in massa. Surtr incendierà il mondo, Fenrir divorerà Odino e il caos travolgerà l’ordine divino. Ma il Ragnarök non è solo una fine: è un ritorno all’origine, dove il caos reclama ciò che l’ordine aveva costruito.
Gli Jotunn vengono quindi conosciuti nel tempo venendo visti come entità tragiche, primordiali, necessarie, legati alla creazione del mondo e dell'equilibrio dell'esistenza, quello che l’uomo teme ma non può eliminare.
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