Il Basilisco: storia, mito e verità dietro il "re dei serpenti"

Il Basilisco: il "re dei serpenti" che uccide o pietrifica con lo sguardo. Scopri di più su questa creatura leggendaria oscura, temuta e citata in tanti racconti, opere e fonti storiche, con questo articolo!

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Mr. Red Drakar

12/30/20252 min read

Immagine del basilisco, enorme mostro simile ad un serpente mitologico
Immagine del basilisco, enorme mostro simile ad un serpente mitologico

Tra le creature più temute della mitologia europea, il Basilisco occupa un posto speciale. Una figura che attraversa storia antica, testi sacri, bestiari medievali, alchimia e cultura pop moderna, ricordato soprattutto per il suo potere caratteristico, tanto semplice quanto terrificante: uccidere con lo sguardo.

Ma chi o cosa era davvero il Basilisco? Un animale reale mal interpretato? Un simbolo del male? O una paura collettiva trasformata in leggenda?

Il re dei serpenti

Il termine Basilisco deriva dal greco basilískos, che significa “piccolo re”, riferendosi al suo dominio assoluto su tutti i rettili. Secondo le leggende, quest'ultimo metteva in fuga ogni animale specialmente i serpenti, ed al suo passaggio la terra seccava e l'erba moriva.

La caratteristica più famosa del Basilisco, come precedentemente accennato, è il suo sguardo letale. Bastava incrociare i suoi occhi per morire all’istante. Secondo alcune versioni, tale sguardo è in grado anche solo di pietrificare totalmente anziché uccidere istantaneamente. Queste caratteristiche e questi poteri rendono il Basilisco uno degli animali leggendari più temuti e al tempo stesso inquietanti.

Il Basilisco nella storia antica e la sua diffusione

A rendere il Basilisco ancora più affascinante è il fatto che non nasce solo come leggenda popolare, venendo citato da Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia, una delle opere scientifiche più influenti dell’antichità romana.

Plinio descrive il Basilisco come un piccolo serpente africano capace di uccidere con lo sguardo, avvelenare l'aria o spezzare le pietre. Tali scritti diedero valore e "credibilità" a questa creatura leggendaria per secoli.

In alcune traduzioni della Bibbia, la figura del Basilisco emerge anche in relazione ad una creatura chiamata basilisk o cockatrice, rappresentando un simbolo del male, del peccato e della punizione divina, diventando quindi anche una figura demoniaca oltre che mitologica.

Con il passare degli anni e il diffondersi di credenze e dicerie, il Basilisco venne accusato di avvelenare l'aria, portare malattie o contaminare l'acqua divenendo di conseguenza il capro espiatorio perfetto per spiegare morti improvvise o persino della diffusione di malattie come la peste nera.

Nel tempo, con la diffusione delle storie e leggende, a dipendere dalle culture o dai periodi storici anche la figura del Basilisco venne vista sotto diverse versioni. Nel Medioevo infatti essa corrispondeva più ad una creatura ibrida con la testa di gallo, corpo serpentino, ali e coda, che rappresenterebbe la versione più iconica e ufficiale, confondendosi a tratti con la Coccatrice, con la differenza di essere più orientata e simile alla forma di gallo che al corpo serpentino.

Immagine del basilisco, enorme mostro simile ad un ibrido tra un serpente e un gallo
Immagine del basilisco, enorme mostro simile ad un ibrido tra un serpente e un gallo