8 isole pericolose, oscure ed inquietanti nel mondo!

8 Isole pericolose, oscure, inquietanti, legate a casi irrisolti e misteriosi o a leggende metropolitane discusse ancora oggi! Scopri di più in questo articolo!

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Mr. Red Drakar

6/26/20255 min read

Immagine di un'isola indiana, inaccessibile.
Immagine di un'isola indiana, inaccessibile.

Circondata dalle acque turchesi delle Andamane, North Sentinel è un luogo proibito. Non per legge (anche se l'accesso è effettivamente vietato dal governo indiano), ma per una barriera invisibile fatta di frecce, lance e rifiuto. I Sentinelesi, una delle ultime tribù incontattate del pianeta, vivono su quest'isola da oltre 60.000 anni.

Nel 2006, due pescatori che si erano avvicinati troppo con la loro barca furono uccisi e i loro corpi non furono mai recuperati. Nel 2018, il missionario John Chau cercò di evangelizzarli: fu trafitto e sepolto nella sabbia davanti ai loro occhi. Ma perché questa ostilità estrema?

Alcuni antropologi suggeriscono che i Sentinelesi proteggano più di una cultura: forse custodiscono un segreto. Si racconta che durante una ricognizione aerea, uno dei piloti abbia avvistato "strutture circolari di pietra" mai documentate prima, simili a dolmen preistorici. Altri parlano di luci visibili dal cielo che non provengono da fuochi, ma da "qualcosa di sotterraneo".

1. NORTH SENTINEL - INDIA
Immagine dell'isola di Poveglia abbandonata in un paesaggio nebbioso.
Immagine dell'isola di Poveglia abbandonata in un paesaggio nebbioso.
2. POVEGLIA - ITALIA

Poveglia è una piccola isola nella laguna veneta, con una storia intensa, intrisa di misteri, teorie e leggende. Un'isola che, stando ad alcune di queste voci e teorie, già nel XIV secolo venne utilizzata come lazzaretto, vedendo la sofferenza e la morte di migliaia di appestati tra le urla e il fetore. Nei secoli, si dice che oltre 160.000 persone siano morte sull'isola.

Altra parte della storia oscura di Poveglia è rappresentata dall'apertura di un ospedale psichiatrico nel 1922. Secondo le leggende, un medico avrebbe compiuto esperimenti crudeli sui pazienti: lobotomie senza anestesia, immersioni in acqua gelida, isolamento completo. Si racconta che fosse tormentato da visioni e presenze, e che finì per gettarsi dal campanile, sostenendo che "le ombre lo avrebbero portato via".

Sebbene oggi l’isola sia chiusa e quindi non visitabile, alcuni pescatori e diportisti riferirebbero di lamenti notturni, fumo che si leva dai ruderi e presenze che si affacciano alle finestre senza vetri.

Isola di Hashima con un edificio logoro abbandonato.
Isola di Hashima con un edificio logoro abbandonato.
3. HASHIMA - GIAPPONE

Chiamata anche Gunkanjima per la sua forma che ricorda una nave da guerra, Hashima fu uno dei simboli della rivoluzione industriale giapponese. Alla fine dell'Ottocento, la Mitsubishi vi aprì una miniera di carbone. Per decenni, l'isola brulicò di vita, con più di 5.000 persone stipate in palazzi alti e fatiscenti.

Ma nel 1974, quando il carbone perse valore, tutto fu chiuso. Gli abitanti lasciarono l'isola in fretta, abbandonando vestiti, piatti ancora sui tavoli, libri aperti. Da allora, Hashima è un relitto urbano, spettrale e disabitato.

Come molti luoghi abbandonati, anche l'isola di Hashima fu protagonista di storie, leggende e teorie sull'apparizione di "presenze inspiegabili" catturate dalle telecamere termiche. Si racconta che alcuni visitatori abbiano sentito rumori di martelli e voci in giapponese provenire da edifici vuoti. Uno yurei, spirito inquieto secondo la tradizione nipponica, fu più volte avvistato: un minatore col volto coperto di polvere, che indica un punto preciso... forse una sepoltura, o qualcosa di nascosto sotto terra.

Isola con alberi di sangue, strani e bizzarri.
Isola con alberi di sangue, strani e bizzarri.
4. SOCOTRA - YEMEN

Somigliante ad un paesaggio disegnato da H. R. Giger, Socotra si presenta come elementi bizzarri e curiosi: alberi di sangue di drago simili a vasi capovolti, piante grasse giganti e rocce bianche che emergono come denti.

La sua flora e fauna sono uniche: il 37% delle specie vegetali sembrano non esistere in nessun altro luogo al mondo. L'atmosfera più inquietante sta nel suo folklore: dicerie di diversi abitanti raccontano di "rumori metallici nel cielo" e di notti in cui nessuno deve uscire, perché "le cose camminano nella sabbia senza lasciare orme".

Antichi testi arabi descrivono Socotra come luogo di esilio per streghe e jinn. Alcuni studiosi collegano l'isola ai misteri dell'alchimia araba e agli esperimenti su sostanze viventi. Il tempo sembra alterato: strumenti digitali smettono di funzionare e le ombre appaiono in punti dove non ci sono corpi.

Isola abbandonata e palude con coccodrilli.
Isola abbandonata e palude con coccodrilli.
5. RAMREE - MYANMAR

Durante una delle più strane tragedie della Seconda Guerra Mondiale, più di 400 soldati giapponesi si rifugiarono nei mangrovieti di Ramree Island, inseguiti dalle forze britanniche. Non furono mai ritrovati.

Il Guinness dei Primati definisce l'episodio come "la più grande perdita di vite umane causata da animali". I testimoni parlano di coccodrilli d’acqua salata che attaccavano in massa, trascinando corpi sotto l'acqua nel buio più totale.

Ma c'è chi dice che non fu solo la fauna. Strani riti locali, simboli scolpiti nelle rocce, e antiche maledizioni parlano di "guardiani" sotto forma di creature ibride, nate da offerte umane. Si racconta che la giungla stessa cambi direzione per confondere gli intrusi.

Immagine di un'isola abbandonata con delle bambole.
Immagine di un'isola abbandonata con delle bambole.
6. ISOLA DELLE BAMBOLE - MESSICO

Nella laguna di Xochimilco, tra canali e vegetazione lussureggiante, si nasconde una delle attrazioni più macabre del mondo: l'Isola delle Bambole.

La vicenda risale ad inizio anni '50, quando Don Julián Santana Barrera si trasferì sull'isola vivendo da eremita, con un'unica missione: espiare le colpe o cercare di dare pace allo spirito di una bambina morta proprio in quella zona, una bambina che quest'ultimo non riuscì a salvare malgrado ogni tentativo disperato, recuperando però solamente la bambola.

La vita di Don Juliàn fu solitaria e piena di paranoie legate non soltanto alla costante sensazione di essere perseguitato dalla presenza della bambina, ma anche dall'ossessione di quest'ultimo di raccogliere quante più bambole possibili dai rifiuti, dai canali, dall'acqua, in qualsiasi condizione arrivando quindi ad appendere tante bambole rovinate, mutilate e senza alcun intervento di riparazione, alimentando ulteriormente le dicerie ed ipotesi di un'isola legata al tormento e maledetta.

Immagine di un'isola deserta, rovine di una nave e cavalli.
Immagine di un'isola deserta, rovine di una nave e cavalli.
7. SABLE ISLAND - CANADA

Situata in Canada e a 160 km dalla Scozia, Sable Island guadagna il suo nome per essere un'isola sabbiosa abitata quasi del tutto da cavalli selvaggi. La pericolosità di questo luogo apparentemente pacifico è dettata proprio dalla grande duna di sabbia ritenuta responsabile di vari naufragi; una zona colpita da forti venti, eventi estremi di nebbia e clima estremo che rendono quest'isola un luogo mutabile, imprevedibile quanto pericoloso.

Isola dei serpenti con cartelli d'attenzione.
Isola dei serpenti con cartelli d'attenzione.
8. ISOLA DEI SERPENTI - BRASILE

L'isola di Queimada Grande chiamata anche Isola dei Serpenti non fa sicuramente del proprio nome un caso: essa è conosciuta infatti per avere la più alta concentrazione di serpenti velenosi del mondo (almeno 4.000 esemplari di diverse specie velenose, tra le quali alcune delle più pericolose al mondo).

Ovviamente l'isola è chiusa al turismo, non solo per l'alto rischio mortale per i visitatori, ma anche per preservarne l'equilibrio; ciò nonostante si tramanda una leggenda o una diceria secondo la quale i serpenti furono portati sull'isola per difendere un ricco e raro tesoro dei pirati, anche se non vi sono prove ufficiali a conferma della veridicità di tale storia.

Isola sperduta con cielo nuvoloso.
Isola sperduta con cielo nuvoloso.

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